In Italia un lockdown per non vaccinati sarebbe effettivamente praticabile?
In Italia si guarda con particolare preoccupazione all’aumento dei nuovi casi e al lento ma progressivo aumento dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva. I dati non giustificano l’allarmismo ma vanno monitorati con la massima attenzione. E c’è chi parla di possibili restrizioni. Qualcuno teme che l’Italia, in caso di necessità, possa seguire l’esempio dell’Austria e varare un lockdown solo per i non vaccinati. Ma si tratta di una soluzione effettivamente perseguibile?
Un lockdown per non vaccinati è possibile in Italia?
Potenzialmente sì, si tratta di un’ipotesi effettivamente valida. Concretamente no, siamo di fronte ad una soluzione impraticabile dal punto di vista operativo. E non mancano i dubbi di natura costituzionale. Le restrizioni delle libertà personali in funzione della vaccinazione, che non è obbligatoria in Italia, presenterebbe ovviamente delle questioni legali di rilievo.
Se qualcuno tra gli esperti ha fatto sapere di apprezzare la scelta delle autorità austriache, il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, il Professor Locatelli, si schierato contro l’ipotesi di procedere con un lockdown solo per non vaccinati: “La praticabilità sia in termini concreti e operativi sia per quel che riguarda la compatibilità con i diritti costituzionali è alquanto problematica, quindi non credo che si tratti di una soluzione in questo momento proponibile nel nostro Paese. Ha magari un suo razionale medico, ma la misura non è considerabile“, ha dichiarato Locatelli ai microfoni di Mezz’ora in più.
Il sistema a colori
Anche il ministro della Salute Roberto Speranza ha fatto sapere che l’Italia è pronta ad affrontare una eventuale ripresa dei contagi. E il riferimento è al sistema a colori. Così come accaduto nei mesi scorsi, il governo confida di evitare un lockdown generalizzato con il sistema a colori, quindi con il passaggio delle Regioni in zona Gialla, Arancione o Rossa nel caso in cui la situazione epidemiologica dovesse peggiorare nel corso delle prossime settimane. E questo è uno scenario che non è possibile escludere, almeno al momento.
La proroga dello stato di emergenza
Entro la metà del mese di dicembre sarà presa una decisione sulla proroga dello stato di emergenza. Una proroga è possibile sia dal punto di vista pratico che burocratico. La normativa vigente consente una mini-proroga e poi il governo potrebbe decidere di passare per il parlamento per una ulteriore proroga.